La tragica plasticità del mito di
Laocoonte, inscritto in un disco dal rosso inquietante, una Niobe dalle piacevoli forme classiche,
una maschera Azteca dalle orbite vuote, che un sapiente gioco di luci ed ombre rende espressive più di
tanti sguardi, una raffigurazione della veneziana San Giorgio, felicemente accostata e risaltata
da temi astratti, accolgono, tra molte altre opere altrettanto notevoli, il visitatore della personale
di Egidio Albanese allestita presso l'Associazione Culturale Franco Conti. L'Artista accoglie
cortesemente i visitatori, tacendo di sé per meglio parlare dei suoi quadri, ai quali pare legato
da un intenso legame che, trascendendo il piano puramente emotivo, diviene quasi fisico e si piega a
stento e mal volentieri a pur necessario esigenze commerciali.
Nelle parole del Maestro, originario di Cittanova, si avverte tutta la sofferenza del distacco ed un
non celato rammarico nel separarsi dalle proprie opere che ha maturato e dipinto con profonda partecipazione
interiore. Egidio Albanese predilige i temi classici della cultura ellenica che sa rivisitare m chiave
moderna accostandoli tra loro con chiara maestria e felice scelta di colori e tecnica
pittorica. Un profondo e minuzioso studio del particolare nulla tolgono ad una personalissima
interpretazione dei temi classici che sono offerti alla nostra
attenzionecon forza ed attualità
nuove e inedite.La scultura, gli stessi temi architettonici si
trasfigurano nella pittura di Albanese, caricandosi di nuova vita e più profondo
significato. Nel suo tratto, Laocoonte, Niobe, unframmento con testa equina,una
maschera Azteca perdono la l
oro staticità, la rigidezza tipica della materia inanimata, per assumere un'espressività potente, tale da
permeare una semplice
marina della presenza di quegli eroi omerici che si intuiscono essere, sia pure non raffigurati,
parte essenziale del paesaggio. Si riconoscono nella pittura del Maestro, un serio lavoro di ricerca ed un grande gusto per
tecnicismo pittorico rivelato da particolari caratteristici di ogni opera. che possono sfuggire
all'osservatore meno attento, ma tradiscono l'impiego di tecniche raffinate e
complesse che conducono a dipinti di notevole spessore estetico. L'astratto è
frutto di profondo studio del classico e sua rilettura in chiave
contemporanea, che attrae più che distrarre, ed avvince l'attenzione
dell’osservatore, fissandola sui temi classici ben correlati, separati, sulla
tela, in zone ben distinte e tuttavia fuse in un tutto armonico ed
accattivante, con consumata perizia.