Una mostra di pittura sovente rappresenta un incontro con un artista votato a parlare del suo mondo interiore.
Tutte le espressioni d'arte nascono da attente riflessioni, anche da lunghe e meditate meditazioni che passano dal pensiero alla manualità del pennello che, con il colore, incontra la tela.
Tutto nasce come d'incanto, la mano guidata dal cervello, traccia negli spazi tante emozioni che, collegandosi nell'intento dell'artista, sviluppano il quadro.
Il pittore albanese si esibisce in questa mostra con temi congeniali al suo animo. Qui, non a caso, incontriamo la mitologia, storie arcaiche che arrivano da una civiltà sempre attuale: l'antica Grecia.
Gli argomenti trattati sono svariati, carichi di intense emozioni che sovrappongono situazioni e paesaggi con molta originalità.
L'impianto pittorico grafico, moderno, sviluppa tagli e spazi in cui nascono idee con linee che caratterizzano un'opera nuova, elaborata al fine di suscitare un'emozione che tocca il visitatore attento, nel mondo del collezionismo.
La tavolozza di questo artista è insolita, si avverte nel colore una materia di colori studiati che si avvicinano all'affresco.
Tutto il racconto è quindi sostenuto da una elaborazione grafica che interviene costantemente in tutta la struttura che compone l'opera.
Albanese, nella sua vocazione all'arte, si propone un lungo itinerario di lavoro meditato per scoprire, con misure e argomenti diversi, opere che aprono nel mondo di oggi riflessioni culturali importanti nella civiltà delle macchine.